Per la terza volta negli ultimi quattro anni Berrettini punta ai quarti dello US Open: il prossimo ostacolo, però, gli evoca un brutto precedente.
Ha impiegato quasi quattro ore, Matteo Berrettini, per liberarsi di un Andy Murray apparso in ottimo stato di forma dal punto di vista fisico. In fondo, il passaggio a vuoto accusato nel terzo set è stato decisivo per allungare un match in cui, altrimenti, l’azzurro avrebbe avuto le armi per chiudere in tre parziali.
Il modo in cui lo score è maturato, però, lascia buone sensazioni alla testa di serie numero 13 del torneo, che allo US Open potrà sfruttare il fatto che diversi giocatori di livello siano usciti nel suo spicchio di tabellone, su tutti Stefanos Tsitsipas e Taylor Fritz. Tuttavia, la strada è ancora lunga, e la concentrazione va sempre mantenuta. Ora arrivano gli ottavi di finale, turno in cui Berrettini dovrà vedersela con un avversario che l’ha messo in grossa difficoltà anche in passato.
Nel 6-4 6-4 6-7(1) 6-3, il rendimento del romano al servizio è stato ottimo, ed anche la resistenza fisica è sembrata più che buona. Queste due qualità dovranno assisterlo nelle fasi calde dello US Open. E, se possibile, senza troppi alti e bassi sin dal match di ottavi di finale, dove l’ex finalista di Wimbledon incrocerà le racchette con Alejandro Davidovich Fokina.
Lo spagnolo ha messo fine al sogno di Daniel Elahi Galan in quattro set, ed ora è pronto alla sfida con Berrettini. Un confronto che in realtà lo vede in vantaggio nei precedenti, grazie al successo in due set (7-5 6-3) risalente al Masters 1000 di Monte-Carlo del 2021.
Quel giorno, è vero che Berrettini rientrava da un infortunio, ma non bisogna dimenticare che la solidità negli scambi di Davidovich può essere un problema da affrontare per lui. E proprio per questo motivo, fisicamente dovrà tenere botta. L’iberico è un tennista al quale la potenza non manca, e le abilità in fase difensiva potrebbero obbligare l’ex Top-10 a muoversi molto.
Effettivamente, da ambo le parti sarà fondamentale la lucidità dal punto di vista tattico, per sfruttare i punti deboli dell’avversario e crearsi la chance di prendere in mano le redini del gioco. D’altra parte, comunque, l’alta posta in palio e l’abitudine a palcoscenici del genere fanno sì, senza dubbio dopo la partita contro Murray, che a partire favorito sia Berrettini.
Sinner, l'incredibile racconto ha lasciato tutti a bocca aperta: non lo fa nessuno, lui è…
Il Mondiale di Formula 1 mette i sigilli ad Abu Dhabi e un nome storico…
Jose Mourinho ha parlato del suo rapporto con la Roma e del legame viscerale che…
Tennis, gli shorts da bollino rosso avvolgono le sue curve esplosive in maniera impeccabile: un…
Jannik Sinner continua nella sua ascesa incredibile nel tennis che conta, togliendosi anche una soddisfazione…
Novak Djokovic è ancora il tennista numero uno al mondo ma c'è la sensazione che…