Dopo le delusioni di Montreal e Cincinnati, Jannik Sinner è pronto a ripartire dallo US Open supportato, come sempre, da coach Vagnozzi.
Lunedì è iniziato lo US Open 2022, ultimo Slam di stagione dove Jannik Sinner punta a fare bene dopo l’exploit di Wimbledon scorso. All’All England Club, l’altoatesino ha dimostrato di saper reggere una buona dose di pressione vincendo sul coetaneo Carlos Alcaraz per poi cedere al turno successivo nella “battaglia” contro Novak Djokovic.
Dopo i Championships, l’azzurro si è ripresentato in grande forma ad Umago, dove in finale ha ritrovato lo stesso Alcaraz. E anche in quest’occasione è riuscito a prevalere aggiudicandosi il torneo.
Poi, però, sono iniziate le difficoltà, inaspettate per certi versi, sul cemento nordamericano di Montreal e Cincinnati. In Canada, ha perso nel suo secondo match contro Carreno Busta, mentre in Ohio, dopo le prime due vittorie su Kokkinakis e Kecmanovic, è stato sconfitto da Felix Auger-Aliassime, in una partita in cui è letteralmente crollato dopo aver sprecato due match point.
Un episodio, questo, che ha destato preoccupazione tra gli addetti che non si aspettavano un calo simile da parte di Sinner. Tuttavia, a tranquillizzare tutti i tifosi ci ha pensato una delle persone più vicine a Jannik, il coach Simone Vagnozzi, che mantiene alta la fiducia indicando la strada da seguire per fare bene sui campi di Flushing Meadows.
Sinner, Vagnozzi tranquillizza tutti
“Siamo pronti! Fisicamente Jannik sta bene, si è allenato con grande intensità nelle ultime settimane e l’adattamento al clima caldo e umido di New York sta precedendo al meglio. Ora non ci resta che portare in campo tutto ciò che cerchiamo di fare in allenamento” ha esordito Vagnozzi in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Dopodiché, l’allenatore del numero 1 d’Italia ha commentato l’episodio di Cincinnati, affermando che non c’è nulla di cui preoccuparsi. “Va tutto bene, sono esperienze da cui si impara e che aiutano a crescere – afferma –. In queste settimane ha lavorato bene. Siamo sereni“.
Inoltre, Vagnozzi ha parlato anche della rivalità tra Sinner e Alcaraz, forse le migliori promesse del tennis mondiale al momento. “Sono giocatori che cercano un miglioramento continuo, lavorano tanto, sono giovanissimi eppure già pronti per risultati importanti – ha detto –. Si spingono a vicenda ed è sicuramente una bella rivalità per il mondo del tennis“.
Un altro tema dell’intervista è stato quello che riguarda il lavoro che sta facendo Sinner con il nuovo team dopo la separazione da Piatti. E, secondo l’allenatore ascolano, c’è un segnale che fa ben sperare per il futuro.
“Jannik ha giocato meno tornei della stagione scorsa, ma ha giocato più partite – ha dichiarato –. È stato sempre molto continuo. Forse gli è mancato l’acuto, ma secondo la mia esperienza quando un tennista ha questa continuità, prima o poi arriva anche quello“.
Adesso, dunque, testa allo US Open, unico Slam in cui non ha ancora raggiunto i quarti di finale. “Negli Slam entrano in gioco tanti fattori, soprattutto perché si gioca su due settimane – sostiene Vagnozzi –. Si può vincere una partita giocando male e da lì iniziare a fare ottime cose, ma può accadere anche il contrario“. L’importante, per il coach, è “lasciare meno energie possibili sul campo, soprattutto qui dove fa molto caldo e si rischia di spendere moltissimo“.