Allo US Open, tiene banco una polemica iniziata con una frase di McEnroe su Nadal. Altre leggende, però, appoggiano lo spagnolo.
Non è iniziato in maniera perfetta il cammino di Rafael Nadal agli US Open 2022. Lo spagnolo, a caccia del quinto sigillo a Flushing Meadows, ha dovuto infatti ricorrere al quarto set per sbarazzarsi dell’insidioso australiano Rinky Hijikata. Quest’ultimo ha sorpreso il numero 2 del tabellone nel primo set, salvo poi arrendersi col punteggio finale di 4-6 6-2 6-3 6-3.
Nonostante il parziale d’esordio perso, Nadal ha disputato una discreta partita, confermando di sentirsi sempre meglio dopo la guarigione dall’infortunio all’addominale occorso durante il torneo di Wimbledon. Per questo, a far notizia dopo il suo primo turno a New York non è stata la sua partita, ma una polemica innescata, proprio riguardo al 22 volte campione Slam, da una leggenda assoluta del tennis.
Nadal ne è venuto a conoscenza soltanto durante la conferenza stampa. Gli è stato riferito, infatti, che John McEnroe ha evidenziato come spesso paia esserci un trattamento differente, per lui, in relazione alla regola dei 25 secondi per servire tra un punto e l’altro. Il campione maiorchino si è detto sorpreso, e pur ritenendo il tutto una battuta, ha risposto chiaramente: “Nella mia carriera ho ricevuto un sacco di warning per la regola del tempo“.
“Ho un problema di sudorazione“, ha poi aggiunto, “e quando giochi in condizioni così umide questo problema si enfatizza anche perché da due anni a questa parte non ci sono più i raccattapalle che portano gli asciugamani. Non penso assolutamente di ricevere un trattamento diverso dagli arbitri“. Effettivamente, Nadal non è nuovo a questo tipo di accusa, che già Denis Shapovalov gli aveva rivolto a gennaio, nel match dei quarti di finale agli Australian Open.
Sull’argomento, però, non ci sono voci univoche nella stampa. Quindi c’è anche chi ha preso le parti di Nadal, tra le quali, in particolare, Barbara Schett e Kim Clijsters, che hanno posto l’accento proprio su quanto detto dall’iberico: “Se i raccattapalle consegnassero anche gli asciugamani, non se ne parlerebbe più”, ha detto Schett. Le due, poi, si sono trovate d’accordo anche sul problema delle “distanze”, con l’austriaca che ha puntualizzato: “Bisogna sempre correre per prendere gli asciugamani”.
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