Nick Kyrgios ha rilasciato una curiosa intervista in cui ha fornito anche una “giustificazione” per alcune sue sconfitte.
Ad oggi, forse, Nick Kyrgios è la personalità più controversa dell’intero panorama tennistico. Le cose sono leggermente cambiate, nell’ultimo periodo, con un miglioramento dei risultati che l’ha portato a raggiungere la finale di Wimbledon. Ma tutte le polemiche di cui l’australiano si è reso protagonista degli anni sono rimaste impresse nella mente dei tifosi.
Colpevole, il bad boy di Canberra, di un atteggiamento che non gli ha permesso di sfruttare pienamente il suo talento, rispettando le aspettative createsi su di lui dopo i primi lampi di classe assoluta nel circuito. E così tante sconfitte premature, anche nette ed inaspettate. Oggi, però, Kyrgios è una persona un po’ diversa, ha passato momenti difficile e dal tennis sta trovando qualche grande soddisfazione.
In partita, rimane sé stesso, cercando di divertirsi e di divertire gli altri. Davanti ai microfoni, senza dubbio, continua ad essere un ragazzo molto sincero, spontaneo e senza peli sulla lingua. Nell’ultima intervista a Sports Illustrated, ad esempio, ha parlato esplicitamente delle tante partite “buttate via”, dandone una spiegazione tanto precisa quanto bizzarra.
Kyrgios e la spiegazione delle sue sconfitte: la passione che lo rende vulnerabile
Si è definito un tipo con “la pelle dura”, Kyrgios, ripercorrendo i giorni in cui da giovane alcuni allenatori gli avevano detto che non avrebbe potuto ambire a grandi cose, anche perché in sovrappeso. Ha avuto a che fare anche con il razzismo, confessando di nutrire ancora del risentimento. Ma la maturità che gli spettatori hanno potuto riconoscergli sul campo, è propria anche del Kyrgios uomo: “Ora non mi dà più fastidio. Ma non dimentico. Devo solo canalizzarlo nella maniera giusta”.
Un modo per trovare energia positiva, dunque, facendo affiorare un certo senso di rivalsa. In realtà, però, il ventisettenne ha parlato anche di un suo grande punto debole, delle situazioni in cui è vulnerabile, e dei motivi per i quali ha perso molte partite. E la spiegazione è stata molto più “banale” di quel che si creda. Nessun problema familiare, si tratta solamente dei Boston Celtics e delle loro sconfitte.
“Ho letteralmente buttato via delle partite di tennis quando hanno, che so, perso dopo un doppio overtime“, ha detto. “Se qualcuno gioca contro di me e sa che i Celtics hanno perso,” ha aggiunto, “sa che quella è la sua opportunità. È la sua miglior occasione per vincere, giocare con me quel giorno“. Una passione, insomma, che influenza le sue prestazioni in campo, similmente a qualche altro collega appassionato di altri sport, che per seguire la squadra del cuore cambiano anche la propria routine durante i tornei.