La fine dell’Atp di Cincinnati ha portato con sé diverse conseguente nel ranking, tra giocatori che “scendono” e altri che “salgono”.
Il secondo Masters 1000 della stagione americana è stato caratterizzato da diverse sorprese che, però, quasi tutte, portano un solo nome: Borna Coric. Il croato è stato autore di un percorso impeccabile a Cincinnati, battendo avversari ben più quotati di lui.
All’esordio ha sconfitto Lorenzo Musetti per poi ripetersi contro il 22 volte campione Slam Rafa Nadal. Letteralmente spazzato via Bautista Agut agli ottavi e altra vittoria in due set sul top 10 Felix Auger-Aliassime ai quarti.
Piuttosto agile anche il successo sulla testa di serie numero 9 del torneo Cameron Norrie in semi, mentre in finale ha fornito una grandissima prestazione, a tratti spettacolare – come il pallonetto vincente mentre correva verso il fondo della sua metà campo – che gli ha consentito di prevalere sul greco Stefanos Tsitsipas.
Peraltro, nel primo set, si era ritrovato sotto 4 a 1 per poi arrivare al tie break, dove ha lasciato a 0 il suo avversario. Nel secondo, invece, gli ha concesso poco e nulla archiviando la pratica con un netto 6-2 e in nemmeno due ore di gioco.
Dunque, con questo successo, Coric si è guadagnato un balzo in classifica di ben 123 posizioni, che gli consentono di risalire dalla 152esima posizione alla 29esima. Inoltre, la conquista dell’Atp di Cincinnati gli consente di diventare il giocatore con il ranking più basso a vincere un Masters 1000. Perciò, più che comprensibile, tutta la sua gioia in conferenza stampa nel post match che gli ha assegnato il terzo titolo in carriera dopo Marrakech 2017 e Halle 2022.
“Non ho parole a dire il vero – le sue parole –. È una sensazione incredibile. Come ho detto molte volte, devo godermelo. Mi stavo allenando duramente e sapevo di poter giocare un buon tennis, ma a questo livello non credevo. Sono solo super felice“.
Tra gli altri movimenti di classifica c’è anche lo sconfitto della finale di Cincinnati, Tsitsipas, che ha guadagnato due posizioni mettendosi al quinto posto. Avanza di due anche Cameron Norrie che entra in top 10 (nono), mentre Fritz e Auger-Aliassime di una. Scendono, invece, Casper Ruud, in settima piazza, Andrey Rublev, -3, e il “nostro” Jannik Sinner che si posiziona tredicesimo.
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