Il padre di Stefanos Tsitsipas, Apostolos, è finito ancora una volta nella bufera: l’ultimo episodio ha fatto infuriare un avversario.
Stefanos Tsitsipas è uno di quei tennisti che ha scelto di avere al suo angolo un membro della sua famiglia. In particolare, come nel caso di Alexander Zverev, a seguirlo è il padre Apostolos, sin da quando il greco ha iniziato a colpire le prime palline. La figura di Apostolos, però, è da anni molto discussa all’interno del circuito.
C’è chi dice anche la sua sola presenza sia un limite per la crescita del figlio. Ma ciò per cui l’uomo è diventato famoso sono le polemiche generate all’interno del campo. Spesso, infatti, altri tennisti lo hanno accusato di usare “tattiche” piuttosto subdole per distrarli. In questo senso, l’ultimo episodio – durante il Masters 1000 di Cincinnati – ne è stato un’ulteriore dimostrazione.
Ancora un accusa al padre di Tsitsipas: l’atteggiamento che infastidisce gli avversari
In Ohio, Tsitsipas ha sconfitto Diego Schwartzman in una partita abbastanza a senso unico, a livello di ottavi di finale. Il doppio 6-3, infatti, non ha lasciato scampo all’argentino, che è uscito dal campo anche infastidito a causa di alcuni atteggiamenti del padre del suo avversario. In particolar modo, il sudamericano ha accusato – lamentandosi con il giudice di sedia – Apostolos di distrarlo parlando in inglese verso il figlio (e non in greco), quando Schwartzman era dal suo lato di campo.
“Dimmi una sola persona a cui piace suo padre“, si è sfogato il trentenne di Buenos Aires con l’arbitro Renaud Lichtenstein. Ma in realtà, quest’ultimo non è potuto intervenire in alcun modo. L’ATP sta infatti testando proprio in questi giorni il coaching fuori dal campo, lasciando la possibilità di dialogare tra l’allenatore ed il giocatore.
Schwartzman ha ammesso poi che non avrebbe dovuto farsi turbare da un episodio del genere. Ma non è certo il primo a denunciare una “tattica” del genere da parte dell’angolo di Tsitsipas. All’Australian Open – ad esempio – anche Daniil Medvedev aveva segnalato come Apostolos stesse parlando al figlio in greco, per evitare che il coaching (allora ancora proibito) venisse ravvisato.