Grazie al risultato di Cincinnati, Medvedev è stato in grado di sfatare un tabù che nel tennis maschile resisteva dal 2004.
Daniil Medvedev ha ottenuto ieri sera il pass per le semifinali del Masters 1000 di Cincinnati. Battendo Taylor Fritz in due set, il russo tornerà così per la terza volta in quattro anni negli ultimi quattro del torneo in Ohio. Verso la finale, che non raggiunge dal 2019 (quando vinse il torneo) l’unico ostacolo rimane Stefanos Tsitsipas.
Ma comunque vada, il numero 1 del mondo uscirà dal torneo con ottime sensazioni. Le stesse che ha ritrovato dopo la vittoria nell’ATP 250 di Los Cabos. La sconfitta all’esordio a Montréal contro Nick Kyrgios è stata un incidente di percorso. Ed anche se non dovesse sollevare il trofeo a Cincinnati, Medvedev ha tutte le carte in regola per arrivare tra i favoriti allo US Open: grazie ai risultati di questa settimana, il moscovita è riuscito a sfatare un vero tabù del circuito maschile.
Medvedev allo US Open con piena fiducia: sfatato il tabù che resisteva dal 2004
Questa settimana, si ricorda, la posizione di Medvedev in vetta alla classifica era messa in pericolo da Rafael Nadal. Ma la prematura sconfitta del maiorchino, ha fatto sì che il ventiseienne conservasse lo scettro. Così, in vista della difesa del titolo vinto lo scorso anno a Flushing Meadows, si è assicurato anche di essere la testa di serie numero 1.
Ed in questo modo, ha siglato un piccolo record. Perché per la prima volta dal Roland Garros del 2004, al numero 1 del seeding in un Major non ci sarà né Nadal, né Roger Federer, né Novak Djokovic, né Andy Murray. Un segno, dunque, del tempo che passa, e del ricambio che prosegue, tappa dopo tappa, con un tabù da sfatare alla volta.
Già lo scorso anno, Medvedev era stato l’unico a vincere uno Slam all’infuori di uno dei quattro. Nel 2022, le prime tre prove se le sono spartite Nadal e Djokovic, e chissà che anche quest’anno il russo non riesca ad infilarsi nel ristretta lista di vincitori Major, confermandosi campione nella Grande Mela.