US Open, Swiatek scatena la polemica: la richiesta alla WTA è da non credere

In vista dello US Open, la numero 1 del mondo Swiatek ha sollevato una polemica riguardo ad un aspetto che mette in svantaggio le tenniste.

Iga Swiatek inseguirà allo US Open il terzo titolo del Grand Slam nella sua giovane carriera. A Flushing Meadows, cercherà infatti quella che sarebbe anche la prima affermazione a livello Major al di fuori della terra battuta, dopo aver vinto il Roland Garros nel 2020 ed in questa stagione, appena pochi mesi fa.

Ovviamente, nonostante sia ancora impegnata nella preparazione, la numero 1 del mondo già guarda a New York. Non però dal punto di vista puramente personale: a Cincinnati, la polacca ha d’altronde sollevato una polemica sul quale ha detto di avere il pieno appoggio di molte illustri colleghe. E facendosi portavoce di queste ultime, Swiatek ha avanzato una richiesta molto particolare alla WTA in vista dell’ultimo Slam dell’anno.

Swiatek in polemica con lo US Open: la richiesta coinvolge anche altre Top-10

Stando al 2019, infatti, il cosiddetto swing americano estivo, vedeva la WTA in una situazione particolare: tra diversi tornei della stessa tournée le palline usate erano tutte differenti. Un’usanza decaduta proprio a partire da questo 2022, in cui però rimane uno scoglio che secondo Swiatek è da eliminare al più presto.

Lo US Open resta tutt’oggi l’unico Slam in cui si usano palline differenti tra il torneo maschile e quello femminile. In quest’ultimo, il peso è minore, un fattore che secondo la tennista di Varsavia crea degli svantaggi: “Facciamo molti più errori con quelle palline, di sicuro. Non credo sia bello da vedere, e non so perché siano diverse da quelle degli uomini”.

“C’erano molti infortuni al gomito, 15 anni fa, con le palline più pesanti. Ma oggi siamo molto più preparate dal punto di vista fisico, e non credo che accadrebbe“, ha puntualizzato Swiatek. “È davvero difficile controllare le palline, anche se tutte stiamo cercando di adattarci. Credo siano davvero orribili, specialmente dopo tre giochi in cui si colpisce duramente, diventano sempre più leggere. Non si può neanche servire a 170 Km/h“, ha raccontato la ventunenne, “perché altrimenti volano via impazzite“.

“So che molte giocatrici si lamentano, e alcune sono anche Top-10. Io e Paula Badosa abbiamo parlato con Steve (Simon, Chairman della WTA) lo scorso anno, per passare alle palline degli uomini”, ha svelato poi la numero 1 del mondo. “Credo che dobbiamo fare più pressione. Io ho smesso di fare pressione con lo scoppio della guerra in Ucraina, cercando di concentrarmi su altro”.