A Cincinnati è tornata ad accendersi la diatriba tra Russia ed Ucraina: una tennista ha richiesto l’intervento del giudice di sedia.
Cincinnati è da sempre un appuntamento chiave, per il tennis maschile e femminile, in preparazione allo US Open. Spesso è infatti l’ultimo impegno dei favoriti e delle favorite prima di arrivare a Flushing Meadows. Quest’anno, per più c’è un’attenzione ancora maggiore, per due motivi in particolare.
A livello ATP, il torneo rappresenta il ritorno in campo di Rafael Nadal, che avrà anche l’occasione di tornare al numero 1 del ranking al verificarsi di alcune condizioni. A livello WTA, invece, questa sarà l’ultima apparizione in Ohio per Serena Williams. A tenere banco, però, c’è stata anche un’altra questione, che ha riportato i riflettori sul conflitto russo-ucraino, ed in particolare su una fan.
A Cincinnati ancora polemiche per l’Ucraina: coinvolta anche una tifosa
Già ieri, a Cincinnati, era scoppiata una polemica riguardo al match di cartello tra Serena Williams ed Emma Raducanu. Ma in realtà un altro episodio curioso si è verificato in un match di qualificazione al femminile, il derby russo tra Anastasia Potapova ed Anna Kalinskaya. A sollevare il problema, infatti, sarebbe stata la lamentela di una delle due giocatrici con il giudice di sedia.
A quel punto, Morgane Lara è dovuta scendere. Ad infastidire la partita è stata infatti una fan che indossava una bandiera dell’Ucraina ritenuta troppo grande. In effetti, poi, dopo un colloquio con la giudice di sedia, la tifosa è stata allontanata dal campo. A chiarire il tutto, però, è stato un portavoce del torneo attraverso l’agenzia Reuters.
“Secondo la politica del Western & Southern Open,” si legge, “come indicato sul sito Web del torneo, sono vietati bandiere o striscioni più grandi di 18×18. Pertanto, al tifoso è stato chiesto di rimuovere la bandiera dal campo e dopo averlo fatto gli è stato permesso di rimanere al torneo“.