Jannik Sinner ha stupito davvero tutti tra Wimbledon ed Umago, e secondo una voce autorevole può porsi un obiettivo pesantissimo per il 2022.
Jannik Sinner ha subito una pesante battuta d’arresto al terzo turno del Masters 1000 di Montreal, contro Pablo Carreno Busta. Ora, però, avrà subito l’opportunità per rifarsi, a Cincinnati, un torneo importante per mettere in cascina punti e partite sul cemento in vista dello US Open.
In Ohio, probabilmente, l’azzurro cercherà di ritrovare un po’ di ritmo, ma a livello mentale ha tutto per poter reagire rapidamente. D’altronde viene da due ottimi risultati come i quarti di finale a Wimbledon e la vittoria nell’ATP 250 di Umago. E per questo 2022, può ambire ad obiettivi enormi, parola di Darren Cahill, il super-coach che dal torneo di Eastbourne ha affiancato Simone Vagnozzi.
Parole al miele per Jannik Sinner: “Può farcela già da ora”
L’ex allenatore, tra gli altri di Andre Agassi, Lleyton Hewitt e Simona Halep, stima tantissimo il giovane Sinner, come confessato alla rivista Tennis Italiano. “Ho accettato di allenare Jannik perché è un bravissimo ragazzo, oltre che un grande giocatore“, ha detto Cahill. “In Australia mi ha impressionato perché sorrideva sempre, era molto gentile e determinato. Non mi interessa il ranking, ma la persona e le potenzialità che vedo in lui“.
E le potenzialità, senza i Fab 4 a dominare la scena, sono davvero enormi. Cambia quasi tutto, come confermato anche recentemente da Felix Auger-Aliassime, e le possibilità sono maggiori per tutti: “Ora le cose stanno cambiando, ci sono giovani campioni che crescono, e Jannik è tra quelli che possono vincere negli Slam. E non intendo in futuro,” ha specificato, “ma proprio ora, a patto che poi continui a migliorarsi nei prossimi 10 anni”.
Parole che strizzano l’occhio ai tifosi e allo stesso Sinner, che a Wimbledon ha mostrato di poter mettere in seria difficoltà anche Novak Djokovic. “È importante però”, ha spiegato Cahill, “che ragioni in prospettiva, che sappia che tipo di tennis vuole giocare nel giro di due anni e faccia di tutto per arrivarci. Per me è un tennista all around molto aggressivo da fondo che deve rifinire le sue qualità a rete. Non si può vincere facendo un solo tipo di tennis, devi avere una varietà di opzioni, e Jannik può farlo”, ha concluso.
Per arrivare al meglio a Flushing Meadows e giocarsi le proprie chance, non c’è altra possibilità che ritrovare le misure già da Cincinnati per avere un po’ fiducia con cui fare la differenza. Se poi si vogliono sognare anche traguardi come le ATP Finals a Torino, ogni singola vittoria può avere un peso specifico non indifferente.