Non solo tennis per Stefanos Tsitsipas che ha avuto l’opportunità di provare un autentico gioiellino. Il video.
Non il miglior periodo per Stefanos Tsitsipas che a Montreal è stato sconfitto all’esordio dal britannico Jack Draper. La testa di serie numero 3 del torneo ci ha provato, ma alla fine l’avversario ha avuto la meglio su di lui imponendosi per due set – tirati – a zero (7-5; 7-6).
Quello canadese era il primo impegno ufficiale del greco a distanza di oltre un mese dopo le fatiche di Wimbledon, che lo aveva visto uscire al terzo turno contro quello che ormai non è più suo amico dopo gli screzi in quella stessa partita Nick Kyrgios.
Ad ogni modo, se si considera l’intera stagione, l’ateniese ha collezionato fin qui una semifinale agli Australian Open di inizio anno, due finali a Rotterdam e Roland Garros e i due titoli di Montecarlo e Maiorca.
Tutto sommato un bel “bottino”, che gli consente di essere il numero 5 del ranking Atp e in terza posizione nella race delle Nitto Atp Finals di Torino. Ma aldilà degli impegni tennistici, Stefanos ha anche altri interessi quando si trova lontano dai campi. Di uno, in particolare, ne è arrivata una testimonianza esemplare grazie ad un’iniziativa del suo sponsor Wilson.
In particolare, in un video, Tsitsipas si reca in una concessionaria d’Auto di lusso. Nella clip lo si vede circondato da diverse supercar di vari marchi prestigiosi, ma alla fine scoprire da vicino una Pagani Huayra Project Vulcan, un autentico bolide, questo, dal valore di circa di 2 milioni di dollari.
Dopo aver ascoltato attentamente un’accurata spiegazione, il tennista classe ’98 decide che è arrivato il momento di salirvi a bordo per constatare di persona le immense potenzialità dell’hypercar italiana.
Infatti, parliamo di una vettura che, nella sua configurazione di serie, è dotata di un motore V12 da 6 litri in grado di erogare 730 cv di potenza e 1.000 Nm di coppia. Perciò, anche grazie ad un’aerodinamica scolpita, le prestazioni sono una naturale conseguenza: accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 3,3 secondi e velocità massima di 360 km/h.
Insomma, si tratta di un vero e proprio bolide, in cui tecnica ed eleganza si incontrano in un connubio perfetto di alta ingegneria e a cui neanche Stefanos ha saputo resistere.
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