Carlos Alcaraz lancia la sfida a Jannik Sinner, in attesa di scendere in campo in occasione della Rogers Cup di Montreal.
Finora è una stagione ricca di soddisfazioni per Carlos Alcaraz, che si trova al numero 4 del ranking Atp dopo i quattro titoli conquistati a Rio de Janeiro, Miami, Barcellona e Madrid. In quest’ultima occasione, peraltro, si è concesso il “lusso” di battere due dei Big Three: Novak Djokovic e il suo idolo Rafa Nadal.
Il suo percorso è poi proseguito con qualche delusione di troppo, ad opera degli italiani Jannik Sinner e Lorenzo Musetti. Il primo lo ha sconfitto agli ottavi di Wimbledon e in finale ad Umago, il carrarese, invece, gli ha tolto la possibilità di replicare il successo dell’anno precedente nell’Atp di Amburgo sempre in finale.
Perciò, inizia gli azzurri iniziano ad essere un problema per il talento di Murcia, che comunque rappresenta ormai il futuro del tennis mondiale una volta che la generazione dei vari Federer, Djokovic e Nadal giungerà al termine insieme allo stesso altoatesino. E proprio questo è stato uno dei temi dell’intervista della Gazzetta dello Sport a Carlitos.
In particolare, Alcaraz ha fornito il suo parere sugli italiani che sono riusciti a batterlo. “Sono giocatori tutti molto forti e con caratteristiche differenti – le sue parole –. Mi hanno dato davvero del filo da torcere, anche se in alcuni casi la vittoria mi è mancata per qualche piccolo dettaglio“.
Dopodiché, è entrato nel merito spiegando come si sono svolte le partite contro di loro: “Contro Berrettini (che lo ha sconfitto al terzo turno degli Australian Open 2022, ndr), sapevo a cosa sarei andato incontro, conoscevo il suo stile. Con Musetti uguale“. Diverso, invece, il caso di Jannik: “Però Sinner mi ha sorpreso, per il modo di stare in campo e per il livello di aggressività che riesce ad esprimere in ogni scambio. In campo ci diamo battaglia, ma fuori siamo amici“.
Lo stesso Alcaraz ha poi ammesso di non aver vissuto bene le sconfitte contro gli azzurri, anche se, alla fine, “ho capito che a volte perdere può fare bene, perché ti insegna come reagire. Impari a gestire meglio i sentimenti“.
E nella finale di Umago Carlos ha avvertito Sinner: “A Umago gliel’ho detto: ‘Jannik, troverò il modo di batterti!“. E sugli obiettivi dell’imminente stagione su cemento: “L’obiettivo è giocare al massimo livello possibile e guadagnare tanti punti. E poi c’è lo US Open. A New York voglio fare quel che non mi è riuscito negli altri Slam, ovvero andare oltre ai quarti“. Peraltro, sull’obiettivo primo Slam in carriera ha detto: “Penso di esserci abbastanza vicino visto che ho raggiunto i quarti“.
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