A distanza di poche settimane dalla sua decisione di interrompere la sua collaborazione con Wim Fissette, Naomi Osaka torna ad allenarsi con suo padre
La decisione di Naomi Osaka di tornare in campo e di cambiare allenatore dopo un rapporto consolidato che aveva portato risultati importanti nel corso degli ultimi due anni non è stata del tutto sorprendente.
Passata la crisi personale culminata lo scorso anno con la sua decisione di ritirarsi dalle competizioni per un breve periodo, la tennista giapponese ha continuato a prepararsi privatamente. Ma i risultati fino a questo momento non sono arrivati.
Naomi Osaka, altro cambio radicale
Precipitata in classifica, ora è al numero #41 del ranking WTA, senza risultati davvero apprezzabili. Una sola finale quest’anno, a Miami, persa contro Iga Swiatek. Il suo ultimo successo risale all’Australian Open dello scorso anno. Molti, dopo le sue ultime deludenti prestazioni del 2021 – in particolare alle Olimpiadi e allo US Open – avevano addirittura messo in dubbio che la Osaka potesse decidere di tornare in campo a tempo pieno.
Se il caso di Ash Barty, che aveva deciso di lasciare il tennis quando era numero 1 del ranking aveva destato scalpore, tutto sommato quello di Naomi Osaka sembrava preludere a un ritiro annunciato. Invece, sorprendendo tutti, la tennista giapponese di origine hawaiana ha preso un’altra decisione inattesa tornando ad allenarsi con il padre.
Un ritorno sorprendente
Non si tratta di un rapporto tecnico ufficiale. In questo momento Naomi Osaka risulta senza allenatore. In realtà, dietro le sue ultime prestazioni e la sua preparazione, c’è Leonard Francois. Si è scritto molto del rapporto tra padre e figlia anche perché quella che sembrava essere una relazione molto forte si è sciolta all’improvviso ipotizzando che i rapporti tra i due non fossero così buoni.
A fare chiarezza è la stessa Osaka: “A un certo punto avevamo pensato entrambi che avessi bisogno di un allenatore più tecnico, più metodico. Ma devo riconoscere che mio padre è una delle poche persone che ha la qualità di calmarmi, di farmi pensare le cose al positivo, di farmi ragionare fuori dagli schemi. Mio padre è il mio clown preferito. Quando si accorge che sono stressata, che c’è qualcosa che non va, trova sempre la battuta giusta. Mi fa sorridere, a volte si mette persino a ballare…”
“Sono suo padre…”
Naomi garantisce che il peggio sia alle spalle: “C’è stato un lungo periodo in cui ho pensato che questa non fosse più la vita che volevo fare. Ma nelle ultime settimane sono cambiate molte cose. Quando dico che voglio giocare per divertirmi ora lo penso davvero. Ho fatto due giorni di allenamento intensivo insieme a mio padre e mia sorella sotto la pioggia, proprio come quando giocavamo nei campi pubblici a casa nostra. E ho ritrovato il sorriso. Ora è questione di tempo, sono certa che a poco a poco, ritrovando il sorriso, ritroverò anche il mio gioco”.
Nel frattempo Leonard Francois non rilascia dichiarazioni, una sola battuta: “Non sono il suo allenatore, sono suo padre”. E sulla biografia della WTA Naomi Osaka resta al momento “without a full time coach”.