Andy Murray ha rivelato di essere in un momento difficile dal punto di vista fisico, con problemi che potrebbero portare cambiamenti nel 2022.
Grazie alla finale raggiunta a Stoccarda, prima di Wimbledon, Andy Murray si è riavvicinato prepotentemente alle zone importanti della classifica. Per lo US Open, ha detto, il suo obiettivo sarebbe quello di rientrare dopo cinque anni tra i primi 32 del ranking ATP, in modo da garantirsi un posto come testa di serie nell’ultimo Slam dell’anno.
Verso Flushing Meadows, però, le cose non stanno andando esattamente secondo i piani. La sua avventura a Wimbledon si è fermata al secondo turno. E nonostante i quarti raggiunti all’ATP 250 di Newport, il britannico non può essere felice. Al Citi Open di Washington, infatti, ha perso all’esordio, lamentando dei problemi fisici che dice di aver avvertito anche nel Rhode Island. Non è ancora stata trovata una spiegazione a tali difficoltà, dunque Murray ha detto di voler valutare alcuni cambiamenti.
Il tennista di Dunblane ha sciupato ben quattro set point nel primo parziale a Washington contro Mikael Ymer. E nonostante il tie-break perso, dopo la rimonta nel secondo set ha ceduto il passo al ventitreenne avversario, vittorioso per 7-6 4-6 6-1. Le condizioni, calde ed umide, hanno certamente influenzato la partita: “Dopo il primo set entrambi abbiamo cominciato ad avere problemi,” ha dichiarato, “il livello di tennis non è stato eccezionale”.
La giovane età, forse, ha però avvantaggiato il suo avversario: “Sembrava che avesse crampi, ma è stato bravo a recuperare nella pausa tra fine secondo ed inizio terzo set. Io, invece, non ho giocato bene,” ha detto un amareggiato Murray. A lui, infatti, gli ultimi due tornei hanno riservato una novità piuttosto insolita, e poco piacevole.
“È frustrante. Ho già avuto problemi con i crampi al termine di uno dei match a Newport. È davvero caldo ed umido: di solito mi piace giocare in queste condizioni, ma ho fatto fatica negli ultimi due tornei per via dei crampi. Devo fare delle valutazioni col mio team”, ha concluso il trentacinquenne, “e capire perché accade, c’è bisogno di qualche aggiustamento“.
Ed il tempo, per l’obiettivo fissato in vista dello US Open, scorre veloce. Ora arrivano i Masters 1000 di Montreal e Cincinnati, e Murray è obbligato a fare bene per darsi una chance. Nella classifica ATP è attualmente al 50esimo posto: per scalare circa 18 posizioni (al netto di qualche forfait) servirà una versione tirata a lucido dell’ex numero 1 del mondo.