Non arrivano buone notizie per la presenza di Alexander Zverev allo US Open: uno scenario incredibile, però, lo porterebbe nella storia.
Sono passati quasi due mesi dall’infortunio di Alexander Zverev. Una bruttissima distorsione alla caviglia dopo la quale aveva dovuto ritirarsi dalla semifinale del Roland Garros contro Rafael Nadal. Le sue urla di quel giorno sono tra le immagini più drammatiche della stagione.
Il tedesco si è messo però subito a lavoro per recuperare. Qualche giorno fa ha anche postato sui social un’immagine in cui per la prima volta lo si è visto camminare senza stampelle. Lentamente, i progressi arrivano, ma il tempo corre veloce. Allo US Open manca appena un mese, ed un portavoce e ha dichiarato alla Reuters che la presenza di Zverev a Flushing Meadows è ancora incerta. In ogni caso, il numero 2 ATP potrebbe – paradossalmente – raggiungere la vetta del ranking anche senza giocare.
All’agenzia di stampa inglese, è stato comunicato che il recupero procede bene, ma con una incognita. “È ancora troppo presto per capire se sarà a Flushing Meadows o no. L’impegno di Coppa Davis ad Amburgo“, si legge, “è più realistico, ma teniamo le dita incrociate affinché possa essere pronto in anticipo”. Con la nazionale, infatti, Zverev sarebbe in campo dopo la fine dell’ultimo Slam dell’anno, tra 13 ed il 18 settembre.
Non è detto, però, che la sua estate termini in maniera del tutto amara. La stagione sul cemento americano è alle porte, è vero. Ma il teutonico potrebbe anche riuscire nell’impresa di diventare numero 1 del mondo in questo periodo di inattività, scavalcando il russo Daniil Medvedev.
Come si legge su SuperTennis, infatti, il moscovita ha in scadenza non solo i 150 punti della finale del 2019 a Washington, ma anche il bottino pieno del Masters 1000 del Canada della stagione passata. Quindi, pur essendosi cancellato dal torneo che si disputerà quest’anno a Montreal, Zverev potrebbe effettuare il sorpasso, avendo in scadenza solo i 90 punti del torneo canadese.
Quindi all’inizio di agosto la situazione potrebbe vedere il venticinquenne di Amburgo a quota 6760, e Medvedev fermo a 6625. Un divario di 135 punti che il russo può colmare solo con tre combinazioni: o la finale nell’ATP 250 di Los Cabos (settimana prossima), o i quarti di finale in Québec, oppure una semifinale in Messico abbinato ad un ottavo di finale a Montreal.
Pur ai box dunque, siamo sicuri che Zverev guarderà con discreto interesse alla tournée americana. Ed anche se la volontà sarebbe quella di giocarsi la vetta del ranking in prima persona, per lui sarebbe un sogno – ed una notizia estremamente dolce – raggiungere un traguardo del genere dopo un periodo estremamente complicato.
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