C’è molta polemica intorno alle ultime dichiarazioni di Emma Raducanu che afferma di essere stata ‘bullizzata’ dalla stampa inglese in queste ultime settimane
…E dite che John McEnroe qualche settimana fa l’aveva avvertita. Dicendole di stare attenta alla stampa inglese e ai giornalisti. Che avrebbero potuto metterla in difficolta: se non farla a pezzi.
A distanza di pochi giorni fa Emma Raducanu ha dichiarato in modo molto polemico di essere stata bullizzata da alcuni commenti comparsi sulla stampa britannica in questi ultimi giorni.
Come noto Emma ha passaporto britannico. Anche se è nata in Canada, a Toronto, da un padre rumeno e da una donna di origine cinese. Vive molto di più negli Stati Uniti, dove si allena per la maggior parte dell’anno, che nel Regno Unito. Ma dopo la sua vittoria di Flushing Meadows dello scorso anno la tennista è diventata una delle celebrità più importanti del paese.
L’idillio tra la Raducanu e la stampa britannica tuttavia è durato poco. A Wimbledon l’hanno accusata di avere prestato più attenzione ai suoi completini e al set di gioielli sponsorizzato dalla Tiffany che alle sue prestazioni. Qualche giorno fa molti giornali e magazine on line hanno dato ampio risalto alla sua decisione di avvalersi del tecnico russo Dmitry Tursunov. La scelta della tennista è diventata una vicenda politica, soprattutto dopo che il deputato britannico Chris Bryant l’ha pesantemente criticata per la sua scelta definendola “una sciocchezza morale e umana, indipendentemente dalle decisioni tecniche”.
“Ci ripensi e prenda una posizione – aveva detto Bryant – dichiari almeno la sua contrarietà alla guerra di Putin, ci faccia sapere di avere un’anima e un cervello. E se lei non è in grado che sia la federazione inglese di tennis a farla ragionare”.
Le parole di Bryant, presidente della commissione parlamentare che sta decidendo le sanzioni britanniche contro la Russia – che hanno coinvolto personaggi cardinali come l’ex proprietario del Chelsea, Roman Abramovich – sono state commentate con poche parole molto risentite dalla tennista.
La replica di Emma non si è fatta attendere: “Credo ci sia modo e modo di chiedere le cose, soprattutto quelle che non si conoscono. Anche questo modo di criticare le scelte individuali di un atleta è una forma di bullismo per meri scopi politici, un tiro al bersaglio che non mi riguarda”.
Emma Raducanu nel corso delle ultime settimane ha dovuto difendersi da due stalkers – individuati e condannati – ammettendo di essere stata costretta a cambiare telefono più volte a causa di molestie ricevute in chat e sul cellulare.
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