Roger Federer è out da oltre un anno per via dell’infortunio al ginocchio, ma il suo carisma e il suo talento non si dimenticano così facilmente.
Roger Federer è uno dei campioni che ha segnato maggiormente gli ultimi vent’anni di tennis, in grado di vincere 8 titoli Wimbledon e 20 Slam complessivi. Le sue gesta in campo stanno però per concludersi. A quasi 41 anni e con un fisico che non gli consente più di giocare regolarmente la sua carriera è ormai agli sgoccioli, lasciando un grande vuoto nel cuore di tutti i tifosi.
Chi invece continuerà a scrivere pagine importanti di tennis saranno gli altri due Big Three, almeno per qualche altro anno. Poi la loro eredità passerà definitivamente ai talenti della nuova generazione di giocatori che vede peraltro il “nostro” Jannik Sinner tra i maggiori protagonisti del futuro insieme allo spagnolo Carlos Alcaraz.
E con loro, nonostante un avvio di carriera non al livello degli altri due, magari potrebbe esserci anche un altro svizzero, Dominic Stricker, che intanto ha conquistato davanti al suo pubblico il suo terzo titolo, il Challenger di Zugo. L’attuale numero 126 al mondo, in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali dell’Atp Challenger Tour, ha commentato un’esperienza speciale in compagnia del suo beniamino, che in qualche modo lo sta aiutando a raggiungere uno dei suoi obiettivi da giocatore.
“L’allenamento con Roger Federer non lo dimenticherò mai, è stata un’esperienza fantastica ha detto –. Mi sono goduto ogni momento che ho passato in campo insieme a lui. Sono davvero felice che mi sia stata concessa un’opportunità simile“.
Insomma, Stricker è stato uno dei pochi fortunati ad avere l’opportunità di condividere il campo con un campione come Federer che, intanto, sta lavorando duramente per tornare il più in forma possibile in occasione della Laver Cup di fine settembre.
In quest’occasione, il Re giocherà insieme agli altri Big Four Nadal, Djokovic e Murray nel team Europe che sarà contrapposto al team World di capitan John McEnroe. Sarà l’inizio della stagione per l’asso elvetico che poi disputerà il torneo di Basilea, al rientro in calendario dopo due anni di stop causa pandemia.
Stricker, invece, con il successo di Zugo ha guadagnato due posizioni nella Race to Milan e adesso si trova al nono posto, che comunque gli potrebbe dare l’accesso alle Next Gen Finals di novembre. Infatti, il numero 1 della race, Carlos Alcaraz, molto probabilmente sceglierà di giocarsi le sue carte alle finali del circuito maggiore insieme ai più grandi, facendo scalare di conseguenza la classifica.
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