Dopo l’Atp di Umago, per Jannik Sinner e i suoi colleghi si aprirà l’intensa stagione sul cemento americano.
Jannik Sinner è indubbiamente uno dei talenti più cristallini del tennis. A soli 20 anni, l’altoatesino ha da poco raggiunto la top ten del ranking Atp diventando il numero 1 d’Italia, davanti a Matteo Berrettini.
Il suo percorso di crescita è stato sin qui eccezionale. Dalla vittoria alle Next Gen Finals 2019 ai quarti di finale di Wimbledon giocati alla grande contro un campione assoluto come Novak Djokovic, i suoi progressi sono stati fin qui molti ed evidenti, anche grazie al supporto di Simone Vagnozzi e del supercoach Darren Cahill. Peraltro, si era presentato ai Championships senza mai aver vinto neanche un match ufficiale sull’erba.
Insomma, il futuro è tutto dalla parte di Sinner, che adesso è impegnato all’Atp 250 di Umago dove all’esordio ha battuto lo spagnolo Jaume Munar in due set. L’obiettivo, per uno determinato come lui, è senz’altro la finale, per poi concentrarsi su un’intensa stagione su cemento in America. E in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, il 20enne di San Candido, raccontandosi tra moda e vita professionale, ha svelato qual è il suo prossimo obiettivo.
L’obiettivo di Jannik Sinner
“Finora la stagione è stata buona, ma poteva essere molto migliore senza i problemi fisici che mi hanno frenato quando stavo giocando bene” ha esordito Jannik, consapevole che ad attenderlo ci sarà una seconda parte di stagione favorevole al suo tennis. “Ora arriva l’America per crescere ancora: non è un esame, ma quello è il posto e il momento in cui sento di poter fare meglio” ha aggiunto.
Il cemento, infatti, è una delle superfici più congeniali al gioco di Sinner, anche se, per il momento, lo US Open è l’unico torneo del Grande Slam dove non ha ancora mai raggiunto i quarti di finale. Ma per quest’anno, da Flushing Meadows, il numero 1 azzurro vuole molto di più. “Non voglio mica fermarmi ai quarti – ha detto –. Voglio andare più lontano, fino in fondo… Continuando a lavorare così, bisogna porsi traguardi più importanti“.
D’altronde, il gruppo con cui lavora adesso è solido ed efficace. “Questo team è importante per me – ha dichiarato –. Passo più ore con Vagnozzi che con chiunque altro. Poi sono arrivati i preparatori Ferrara e Bianchi e, infine, c’è stato l’ingresso di Darren Cahill“.
Una squadra, questa, formata ad un solo scopo: “L’obiettivo era creare un gruppo che lavorasse in armonia: se c’è un problema, si risolve insieme“. E Sinner, in questo senso, ha le idee più che chiare: “Può esserci la giornata bella o quella frustrante come contro Nole, ma vanno tutte affrontate nella maniera giusta per andare la volta dopo in campo con la giusta tranquillità e dare il 100%“.