David Nalbandian si è ritirato nel 2013, a soli 31 anni, ma non ha placato il suo spirito competitivo, continuando ad apprezzare lo sport.
David Nalbandian è stato probabilmente il giocatore sudamericano più famoso degli anni Duemila fino all’avvento dello sfortunato Juan Martin Del Potro. Per “colpa” del dominio di Roger Federer, suo rivale fin dal circuito juniores, però, la carriera da professionista di Nalbandian non è arrivata nell’Olimpo tennistico. Ci è andato vicinissimo nel 2002, quando in finale a Wimbledon solo Lleyton Hewitt è stato capace di fermarlo.
Pur senza tornare in finale in Major, l’ascesa del ragazzo di Cordoba è proseguita in classifica fino al best ranking di numero 3, raggiunto nel 2006, tanto che, per ESPN è uno dei giocatori più forti a non aver mai vinto uno Slam. Il successo più prestigioso di Nalbandian è quello alle ATP Finals 2005, in finale proprio su Federer. Ma, col senno di poi, il trofeo più pesante è quello conquistato al Masters di Madrid, nel 2007, quando divenne l’unico tennista a battere nella stessa settimana tutti i Big 3.
La carriera dell’argentino è finita nel 2013, all’età di 31 anni, anche per via di diversi problemi fisici. Complice la giovane età, però, Nalbandian non si è affatto rilassato dopo il ritiro, cimentandosi anche in avventure particolari. Oggi, inoltre, è tornato in pianta stabile anche nel mondo del tennis.
Immediatamente dopo il ritiro, la sua passione più grande è diventata il rally, con diverse partecipazione nei campionati nazionali argentini. È stato protagonista, tra l’altro, di diversi incidenti spettacolari, fortunatamente senza conseguenze. Nel 2015, poi, si è concesso un’apparizione nel campionato mondiale di rally, ovviamente nella tappa in Argentina, a bordo di una Chevrolet.
Ora la sua avventura nelle corse sembra finita. Dal febbraio del 2021, infatti, è tornato ad occuparsi – con sempre maggiore costanza – di tennis. Il serbo Miomir Kecmanovic lo ha infatti scelto come suo coach. Ed anche se non lo era a tempo pieno, oggi si può vedere Nalbandian sempre più spesso all’angolo del 22enne di Belgrado.
Un tennista che è anche migliorato sotto la guida dell’ex numero 3 del mondo, e che nel 2022 sta vivendo una delle sue migliori stagioni. Tra Indian Wells e Miami ha raggiunto due volte i quarti di finale, regalando ai fan anche uno dei match più spettacolari dell’anno nella sconfitta in Florida contro Carlos Alcaraz. Il percorso, poi, l’ha portato a ritoccare il proprio best ranking a giugno, arrivando al numero 30 della classifica ATP.
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