Nuovo primato di Jannik Sinner dopo la bella esperienza di Wimbledon, interrotta soltanto per mano del campione Novak Djokovic.
A Wimbledon, Jannik Sinner ha dimostrato di potersela giocare con tutti anche sull’erba. L’altoatesino arrivava alla vigilia dei Championships senza aver mai vinto un match su questa superficie, ma, anche grazie agli insegnamenti del nuovo supercoach Darren Cahill, già allenatore di Hewitt, Agassi, Murray, Halep e tanti altri campioni, è riuscito a spingersi fino ai quarti di finale battendo giocatori come Wawrinka, Isner e Alcaraz.
Poi, si è dovuto arrendere a Novak Djokovic, vincitore del torneo, ma anche in quest’occasione ha confermato di essere in crescita come giocatore. Un fatto, questo, evidente ormai e che lo ha portato a diventare il nuovo numero 1 azzurro a soli 20 anni, peraltro entrando nuovamente in top 10.
Infatti, grazie ai punti ottenuti in questa stagione, senza ovviamente contare lo Slam londinese in cui non erano previsti per via della decisione dell’Associazione, il nativo di San Candido conquista la decima posizione del ranking ATP scavalcando Matteo Berrettini, che invece scivola in quindicesima piazza.
Covid a parte, che gli ha impedito di scendere in campo a Church Road, il tennista romano avrebbe comunque pagato l’assenza di punti in palio in questa edizione dello Slam che di fatto gli avrebbe impedito di non poter difendere il bottino conquistato l’anno scorso con il raggiungimento della finale.
Nella parte alta della classifica le prime due posizioni rimangono invariate, con Daniil Medvedev, assente a Wimbledon, che rimane in vetta, seguito a ruota dal tedesco Alexander Zverev, al momento infortunato dopo la grave storta alla caviglia rimediata allo scorso Roland Garros in semifinale contro Rafa Nadal.
Quest’ultimo, peraltro, beneficia dalla situazione difficile di Djokovic, scivolato in settima posizione, tornando nuovamente in top 3 al terzo posto. Come il maiorchino ne guadagnano anche Stefanos Tsitsipas, Casper Ruud e Carlos Alcaraz, rispettivamente in quarta, quinta e sesta piazza. Saldi all’ottavo e nono posto Andrey Rublev e Felix Auger-Aliassime, che precedono per l’appunto il “nostro” Jannik.
Tra gli altri azzurri da segnalare la discesa di Lorenzo Sonego che perde nove posizioni piazzandosi in 63esima piazza. Subito dietro c’è Fabio Fognini, anche lui scalato indietro di un posto. Sale di tre caselle, invece, Lorenzo Musetti, 67°.
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