Al momento Roger Federer sta ultimando la riabilitazione al ginocchio destro che gli consentirà di tornare in campo a fine settembre.
Novak Djokovic è il vincitore dell’edizione 2022 di Wimbledon, caratterizzato dall’assenza di punti in palio per via della decisione dell’ATP in seguito all’esclusione degli atleti russi e bielorussi sancita dall’All England Club.
Un fatto, questo, che inevitabilmente comporta conseguenze negative in termini di ranking per i tennisti che dovevano difendere i punti conquistati lo scorso anno. Uno, ad esempio, è lo stesso serbo che, nonostante la conquista del suo settimo titolo dei Campionships – il quarto consecutivo -, è scivolato in settima posizione.
E poi c’è un altro campione di Wimbledon, o meglio il Re, Roger Federer, che per la prima volta in carriera esce dalla classifica in attesa di rientrare dall’infortunio che lo sta tenendo lontano dai campi da gioco da oltre un anno ormai.
Roger Federer fuori dal ranking ATP
Era infatti il 7 luglio 2021 quando il fuoriclasse svizzero scendeva in campo per giocare i quarti di finale dello Slam londinese contro il polacco Hubert Hurcacz che ebbe la meglio aggiudicandosi il match per tre set a zero. Da lì, iniziò il calvario per Roger che il mese dopo si sottopose ad un’operazione chirurgica – la terza negli ultimi 18 mesi – di artroscopia al ginocchio destro.
Adesso, Federer si trova ormai nella fasi conclusive della riabilitazione e, una volta terminata, tornerà nuovamente in campo per la Laver Cup, in programma dal 23 al 25 settembre alla O2 Arena di Londra. In quest’occasione, sarà impegnato con il team europeo insieme agli altri top player del Vecchio continente nella formazione guidata da Bjorn Borg.
Dopodiché, l’asso elvetico tornerà nella sua Svizzera per giocarsi le sue carte al torneo ATP 500 di Basilea (dal 24 al 30 ottobre), dove peraltro ha vinto per ben 10 volte su 15 finali disputate e dovrà difendere, di fatto, il titolo conquistato nel 2019, dal momento che nei due anni seguenti la manifestazione non si è svolta a causa della pandemia.
Ma questi due eventi dovrebbero essere soltanto l’inizio di un nuovo capitolo della carriera del 20 volte campione Slam, che in un’intervista passata ammise come abbia tutta l’intenzione di continuare a giocare almeno per uno o due anni ancora.