Roger Federer ha partecipato alla cerimonia per il Centenario del Campo Centrale di Wimbledon, teatro di vittorie memorabili.
Nonostante l’infortunio, Roger Federer è tornato sul campo che lo ha incoronato Re di Wimbledon, anche se in un’altra veste: quello di ospite d’onore per la cerimonia del Centenario del leggendario Centre Court.
Tanti i campioni di ieri e di oggi presenti all’evento insieme al fuoriclasse svizzero: Margaret Court, Billie Jean King, Rod Laver, Bjorn Borg, John McEnroe, Serena Williams e i diretti protagonisti di questa edizione dello Slam Rafa Nadal e Novak Djokovic. Con questi ultimi due, in particolare, Roger ha segnato gli ultimi vent’anni di tennis e, nonostante abbiano superato tutti i 35 anni – l’elvetico i 40 -, i Big Three, così come sono stati definiti, continuano ad offrire un grande spettacolo per tutti gli appassionati.
Quest’anno, purtroppo, Federer non ha potuto essere protagonista insieme a loro, ma la speranza sua, così come quella dei suoi avversari e tifosi, è quella di rivederlo presto in campo, magari anche su quel campo centenario teatro di alcuni dei suoi incontri più memorabili.
Roger Federer non perde la speranza: “Spero di tornarci”
Durante la cerimonia del Centrale di Wimbledon, il 40enne elvetico ha avuto l’occasione di tenere un discorso in cui non è riuscito a trattenere una certa vena nostalgica. “Sono stato fortunato, ho giocato tante partite sul Centrale – ha dichiarato –. È strano essere qui in un ruolo diverso. Vedere tanti campioni su questo campo, in cui ho vinto e perso tanto“. Poi ha aggiunto: “Spero di aver rappresentato bene questo sport e spero di tornarci“.
“Ho sentito la mancanza di Wimbledon – riporta Ansa –. Sapevo che avrei avuto un anno difficile, il ginocchio mi ha fatto soffrire. È stato un buon anno, nonostante il tennis sto bene con i ragazzi“.
Insomma, nonostante la lontananza dal campo, Federer ha trascorso bene questo periodo dividendosi tra riabilitazione dall’intervento al ginocchio e famiglia, anche se ha ammesso che non sapeva come sarebbe stato tornare a Church Road da non giocatore. “Non sapevo come mi sarei sentito a fare questo viaggio, ora sono contento – ha concluso –. Nel 2001 con Sampras e la prima vittoria nel 2003 hanno rappresentato tanto per me“.
Nell’attesa di rivederlo – si spera – in campo a Wimbledon, Re Roger ha fissato il rientro in occasione della Laver Cup di fine settembre, per poi spostarsi nella sua Basilea per l’Atp 500 del mese dopo.