Il torneo di Wimbledon si conferma uno degli eventi mediatici più importanti del mondo soprattutto grazie alla personalità dei suoi protagonisti
Wimbledon può essere considerato uno dei momenti nel corso del quale il tennis si celebra non solo in quanto evento sportivo. Ma anche nella sua valenza di momento di grandissimo rilievo.
É un palcoscenico di grande importanza ed evidenza nel corso del quale nascono mode, stili, in qualche caso dirompenti.
Memorabile André Agassi che decise di scendere in campo in short di jeans infischiandosene di quello che era il rigidissimo protocollo del torneo che pretende il colore bianco per uomini e donne.
Con gli anni anche le tradizioni di Wimbledon hanno lasciato spazio a una maggiore elasticità. E i tennisti ne hanno approfittato per diventare formidabili strumenti di marketing e di promozione. Ma non devono esagerare. Camila Giorgi qualche tempo fa fu ripresa per via di un brand un po’ troppo evidenteLe mode di quest’anno
Ma a Wimbledon quest’anno si sta vedendo davvero qualcosa di straordinario. Da Emma Raducanu, che sfoggia braccialetto, girocollo e orecchini di perle Tiffany. Una parure che vale quasi 40mila euro. Jelena Ostapenko ha sfoggiato un top bicolore piuttosto raro e inconsueto. Ma i giocatori, e soprattutto le giocatrici, hanno dovuto trattare parecchio con gli organizzatori dell’All England Cup che pretendeva che i tennisti non evidenziassero nessuna traccia di sudore sulla loro intonsa divisa bianca.
I completini delle grandi aziende di sportswear scelgono Wimbledon per lanciare alcune delle linee che faranno tendenza. E così Emma Raducanu, oltre che per i gioielli di Tiffany è stata ammirata anche per il completo London Slam della Nike, visto anche su Simona Halep, Petra Kvitova e Amanda Anisimova tutto bianco, ma con qualche trasparenze e una gonna un po’ increspata.
La Adidas ha scelto un completo più audace con canotta corta e pantaloncini a vita alta. Il tutto realizzato con materiale completamente biologico e riciclato.
Tra gli uomini in evidenza fasce per la fronte, polsini, qualcuno indossa l’orologio o braccialetti firmati. Si sono visti anche marchi nuovi: come quello di Gabriela Dabrowski, tennista molto impegnata socialmente – è estremamente attiva sul fronte ecologico – che ha lanciato un modello della di una casa newyorchese, del Bronx – la JGame – che utilizza tessuti riciclati in ogni pezzo, in gran parte da PET proveniente da bottiglie di plastica.
Il più trasgressivo anche a Wimbledon si conferma Nick Kyrgios che veste Nike: a modo suo. Canotta stile basket sopra una maglietta della salute strettissima e pantaloncini bianchi. Con un berrettino colorato messo al contrario. L’irreprensibile comitato dell’All England Club fino a oggi ha chiuso un occhio.
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