Wimbledon interromperà un’altra tradizione dopo quella che ha riguardato l’apertura agli allenamenti sul campo centrale.
Quella di quest’anno sarà un’edizione di Wimbledon senza precedenti. Infatti, oltre all’assenza di punti in palio per via della decisione dell’Atp, gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di cambiare alcune delle rigide regole che finora hanno sempre contraddistinto il torneo dell’All England Club.
La prima l’abbiamo vista nei giorni scorsi, quando Rafael Nadal e Matteo Berrettini sono scesi in campo sul Centre Court per una sessione di allenamento che ha inaugurato questa nuova prassi. È stata la prima volta nella storia dello Slam di Church Road che il Centrale è stato utilizzato per questo scopo.
La seconda, invece, la vedremo tra una settimana, quando sarà interrotta la centenaria tradizione dell’iconica espressione “Never on Sunday” – “Mai di domenica” – che rendeva la domenica una giornata sacra a tutti gli effetti.
Nella fattispecie, quest’anno sarà la prima volta che si giocherà regolarmente nella domenica di mezzo al torneo. In passato era accaduto soltanto quattro volte (1991, 1997, 2004, 2016) e in via del tutto eccezionale, per consentire agli organizzatori di recuperare i match della settimana interrotti a causa della pioggia. Peraltro, originariamente la domenica non era proprio contemplata nel calendario dello Slam londinese, con la finale maschile che veniva disputata di sabato.
Quest’anno, al contrario, sarà una vera e propria “rottura” con il passato, destinata a protrarsi anche nelle prossime edizioni di Wimbledon per logiche commerciali. Dunque, ciò comporterà, di fatto, un adattamento agli altri tornei Major che normalmente hanno una durata di 14 giorni.
Tra i favoriti di quest’anno figurano senz’altro i due che per la prima volta si sono allenati sul campo centrale dell’All England Club: Rafael Nadal e Matteo Berrettini. Il maiorchino ha già vinto due volte il torneo e quest’anno, nonostante il problema al piede, ha dimostrato di essere più competitivo che mai aggiudicandosi quattro titoli in questa prima parte di stagione.
L’azzurro, finalista dell’anno scorso, ha invece a suo favore un feeling con l’erba che finora è parso eccezionale. Dopo lo stop di 3 mesi a causa dell’intervento alla mano destra, è tornato vincendo a Stoccarda e al Queen’s e ora sarà a Wimbledon dove dovrà confermare questo trend. E poi c’è Novak Djokovic, campione in carica e motivato ad aggiungere un altro trofeo nel suo palmares.
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