Darren Cahill è molto ottimista sul futuro di Jannik Sinner, ritenuto un grande talento e dotato di “una caratteristica dei grandi”.
Jannik Sinner è uno dei talenti della Next Gen più luminosi. Grazie alle sue doti, l’azzurro è arrivato in breve tempo a competere alla pari contro i migliori giocatori, attirando inevitabilmente su di sé le attenzioni di tutti.
L’ultimo è stato Darren Cahill, allenatore che in passato ha allenato alcuni dei tennisti più forti in circolazione, come Andre Agassi e Simona Halep, passando anche per Lleyton Hewitt che sotto la sua gestione è diventato il numero 1 più giovane di sempre. Il coach australiano è adesso il nuovo super consulente dell’altoatesino e, insieme a Simone Vagnozzi, cercheranno di far crescere il ragazzo.
La collaborazione è iniziata in questi giorni che anticipano Wimbledon, dove Sinner debutterà lunedì 27 giugno contro il veterano Stan Wawrinka. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Cahill ha raccontato di questi primi giorni di lavoro insieme e del futuro che attende il suo nuovo assistito.
Tutto è nato quando dopo gli Internazionali di Roma i due hanno iniziato a sentirsi, con i contatti diventati sempre più frequenti dopo l’infortunio al Roland Garros. “Abbiamo parlato molto sia con lui che con Simone e ho capito che c’era margine di fare cose buone insieme. O almeno di provare a farle” ha dichiarato l’allenatore.
“Lui è uno dei talenti più interessanti del tennis – ha proseguito –. Quindi, anche se non da vicino, ho seguito la sua evoluzione. E di persona mi ha confermato l’idea che mi ero fatto“. In particolare, secondo lui, Jannik è “un ragazzo estremamente educato, grande lavoratore e appassionato del suo lavoro. Il che rende tutto più semplice“.
Cahill ha poi spiegato che per il momento stanno imparando a conoscersi. Un periodo, questo, necessario per capire cosa vuole l’uno dall’altro. Tuttavia, già in questa prima fase, secondo lo stesso allenatore ci sarebbero tutti i presupposti per fare bene. “Le premesse sono ottime. Sinner è un grande talento che ha lavorato con due ottimi allenatori che lo hanno portato a grandi livelli“.
“Io spero di portare un po’ della mia esperienza e aiutarlo, insieme a Simone, a evolvere. Migliorare e crescere per arrivare ai livelli che gli competono” ha affermato. Mentre sulle richieste del giocatore: “Non mi ha chiesto una cosa in particolare, abbiamo discusso di come vede il suo gioco, di come si vede tra due o tre anni e come vorrebbe sviluppare il suo gioco. Un po’ ha già iniziato a farlo, ma si tratta di un percorso“. Perciò, inevitabilmente, servirà tempo: “Ci vuole pazienza e lavoro ma sicuramente Jannik arriverà ad un livello ancora più alto“.
“Il numero 1 è una conseguenza – ha aggiunto –. Quello che ho sempre cercato di fare con i miei giocatori è renderli solidi tecnicamente e mentalmente, in grado di padroneggiare il loro tennis e di migliorarlo“. Infine, Cahill è convinto che Sinner abbia già qualcosa in comune con i campioni che ha allenato in passato: “La classifica poi viene da sé. Di certo Jannik è già molto maturo e sa cosa vuole, e questa è una caratteristica dei grandi“.
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