Matteo Berrettini può essere cautamente ottimista in vista di Wimbledon, dove torna dopo la storica finale di un anno fa contro Djokovic
Matteo Berrettini, finalista un anno fa, inizierà il suo quarto Wimbledon contro il cileno Cristian Garin, numero 44 del mondo. Il romano, numero 11 dell’attuale ranking e testa di serie numero 8 del tabellone privo di tennisti russi e bielorussi, non ha ancora mai perso sull’erba quest’anno.
E’ il primo giocatore nell’era Open ad aver conquistato il titolo al Queen’s nelle prime due partecipazioni, e il primo dal 2001 ad aver vinto due tornei sull’erba in una stessa stagione prima di Wimbledon.
Un risultato certo non scontato, nemmeno per il terzo azzurro con più trofei all’attivo in singolare maschile dal 1968 ad oggi, dietro solo ad Adriano Panatta e Fabio Fognini. Berrettini è infatti rientrato nel circuito dopo 84 giorni di assenza per infortunio, dopo l’operazione alla mano dello scorso marzo.
Berrettini guida il gruppo di sei azzurri presenti ai Championships, che quest’anno non assegnano punti validi per le classifiche. Il gruppo di italiani in singolare maschile comprende Jannik Sinner, che all’esordio sfiderà Stan Wawrinka nel primo turno più atteso di questa edizione, Fognini, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti e il debuttante Andrea Vavassori, alla prima presenza in singolare in uno Slam.
Berrettini evita il favorito: il tabellone di Wimbledon
Berrettini potrebbe sfidare negli ottavi di finale l’argentino Diego Schwartzman e nei quarti il greco Stefanos Tsitsipas. Ma il numero 6 del mondo ha vinto la metà delle partite giocate sull’erba in carriera (10 su 20).
Il numero 1 d’Italia è inserito nella metà di tabellone di Rafa Nadal, che finora non ha ancora mai sfidato sull’erba. I due però hanno avuto modo di giocare uno contro l’altro nel primo allenamento di sempre sul Centrale di Wimbledon.
Nadal arriva ai Championships ancora in corsa per diventare il primo campione a completare il Grande Slam dai tempi di Rod Laver nel 1969. Non gli era mai successo in carriera di vincere, infatti, Australian Open e Roland Garros nello stesso anno.
Nella sezione di tabellone di Berrettini non ci sono le possibili mine vaganti dei primi turni come Nick Kyrgios, ma all’orizzonte c’è un possibile terzo turno con Jenson Brooksby, statunitense competitivo dal tennis molto personale. Da non sottovalutare poi il tenace australiano De Minaur.
Berrettini, dunque, da un lato evita il favorito numero 1 per la vittoria, Novak Djokovic, che insegue il suo settimo trionfo a Wimbledon. Ma dall’altro è finito nella parte di tabellone con più insidie lungo il percorso.