Matteo Berrettini è in finale al Queen’s per il secondo anno di fila ed è uno dei favoriti a Wimbledon. Il numero 1 d’Italia si sente pronto a battere anche i campionissimi sull’erba
Matteo Berrettini non può più nascondersi. Il numero 1 d’Italia, finalista all’ATP 500 del Queen’s per il secondo anno consecutivo dopo il trionfo del 2021, partirà per Wimbledon come uno dei grandi favoriti per il titolo. In un’ideale griglia di partenza, ha davanti solo Novak Djokovic che l’ha battuto l’anno scorso in finale, la prima di sempre raggiunta da un giocatore italiano nel più prestigioso torneo al mondo.
Da valutare, ovviamente, le condizioni di Rafa Nadal che si sta sottoponendo a un trattamento a radiofrequenza pulsata per ridurre il dolore causato dalla sindrome di Muller-Weiss, una malformazione ossea di cui soffre da anni.
Berrettini, ospite d’onore al Festival di Sanremo e invitato al Festival di Cannes, uscirà comunque dalla Top 20 nel ranking ATP anche se dovesse conquistare il titolo e migliorare il traguardo già storico di un anno fa. Quest’anno, infatti, i Championships non assegneranno punti validi per la classifica per volontà dell’ATP, della WTA e dell’ITF, la Federazione internazionale, come misura punitiva per aver deciso di escludere russi e bielorussi. L’ATP ha stabilito anche che, nonostante questo, saranno cancellati dalle classifiche anche i punti guadagnati a Wimbledon un anno fa. Una decisione che Berrettini ha definito “ingiusta”.
Berrettini favorito a Wimbledon? La sfida a Djokovic e Nadal
Numero 1 d’Italia ininterrottamente dal 2019, primo italiano capace di raggiungere almeno i quarti di finale in tutti i quattro tornei dello Slam, Berrettini ha vinto sull’erba tre dei suoi sei titoli nel circuito maggiore. E vanta un bilancio di 31 vittorie e 6 sconfitte su questa superficie, con una percentuale di successi superiore anche a quella di icone dello sport come Boris Becker. Anche se il dato si spiega anche con il minor numero di incontri disputati.
Con questi numeri, sognare in grande a Wimbledon si può. “Un anno fa sono andato vicino a vincere uno Slam. Ho fatto quarti al Roland Garros e allo US Open e finale a Wimbledon, quest’anno semifinale all’Australian Open – ha detto al magazine dell’Equipe -. Ho perso solo contro i migliori, Novak Djokovic e Rafa Nadal, che poi hanno vinto il titolo. Resto convinto che posso batterli. E’ questione di dettagli, forse un po’ di fortuna. E poi c’è anche l’esperienza. Loro hanno giocato dozzine di finali Slam, io ancora no”.