Nick Kyrgios è al momento impegnato al torneo di Halle dove incontrerà Stefanos Tsitsipas. Ma all’australiano non manca la fiducia.
Non male l’esordio al torneo di Halle di Nick Kyrgios, che ha sconfitto in due set il tedesco Daniel Altmaier con un risultato di 6-3 7-5. Adesso incontrerà Stefanos Tsitsipas, testa di serie numero 2, per quello che sembra essere un ottimo esame in vista del grande appuntamento di Wimbledon.
I precedenti dicono che l’australiano è in vantaggio sul greco per due a uno nei tre match disputati finora, avendo vinto a Washington 2019 e all’Atp Cup 2020. L’unico successo di Stefanos, invece, è stato alla Laver Cup del 2021.
Peraltro, oltre alle statistiche, anche la superficie gioca in favore di Kyrgios, che sull’erba ha già dimostrato di trovarsi a suo agio. Non a caso, a Stoccarda, è arrivato fino alle semifinali, dove perse contro Andy Murray, altro specialista sul verde, in una gara peraltro influenzata dalle offese razziste ricevute dal pubblico.
Ad ogni modo, il tennista classe ’95 conosce i suoi mezzi e, in un’intervista a Tennis TV, ha affermato di sentirsi tra i migliori in assoluto sull’erba.
Kyrgios, che fiducia
In particolare, il giornalista gli ha chiesto in che posizione sarebbe in una ipotetica classifica che prende in considerazione soltanto i tornei su erba. E Nick, senza girarci intorno, ha risposto così: “Credo di essere tra i primi cinque o dieci giocatori al mondo – ha affermato –. Sono uno dei migliori sull’erba, decisamente. Mi sento a mio agio su questa superficie“.
In una classifica di questo tipo, sarebbe difficile escludere dalla top 10 Roger Federer che, anche se infortunato al momento, ha conquistato ben 8 titoli di Wimbledon. Non mancherebbe poi Novak Djokovic, con 6 Slam su erba nel suo palmares. Altri due potrebbero essere Matteo Berrettini, campione uscente da Stoccarda e finalista nel 2021 nel Major londinese, ed Andy Murray. Ci potrebbe rientrare anche Rafa Nadal che, però, fu sconfitto agli ottavi nel 2014 dallo stesso Kyrgios, quando era soltanto un 19enne al suo secondo anno da pro.
Poi perse ai quarti contro Raonic, ma quello fu uno dei suoi migliori risultati in carriera. Infatti, da quel momento in poi, è stato un alternarsi di alti e bassi, complici i suoi comportamenti non sempre impeccabili che gli hanno impedito di sfruttare al massimo il suo potenziale. Oggi è numero 65 del ranking Atp, ma nel 2016 era arrivato ad un passo dalla top 10, in tredicesima posizione.