Sinner ha comunicato di sentirsi meglio dopo il ritiro negli ottavi del Roland Garros: il rientro dovrebbe arrivare prima del previsto.
Hanno destato preoccupazione i problemi al ginocchio di Jannik Sinner. Durante il Roland Garros, infatti, l’altoatesino ha cominciato ad avvertire un dolore improvviso sin dal match di terzo turno contro Mackenzie McDonald, riuscendo comunque a spuntarla. In ottavi di finale, contro Andrey Rublev, l’allarme sembrava non esserci dopo primo set su livelli stellari. Il dolore, invece, è ricomparso anche più forte dal secondo parziale, costringendo l’azzurro al ritiro all’inizio del terzo.
Oggi, però, è arrivata una notizia molto piacevole per i suoi tifosi, che l’hanno visto correre su un campo in cemento. Stando alle parole di Sinner, il ginocchio va molto meglio, e le preoccupazioni sembrano quasi svanite del tutto. Il rientro, infatti, dovrebbe avvenire anche prima del previsto, permettendo all’italiano di non perdere ulteriore terreno nella “Race To Turin”.
Sinner, fissata la data del rientro in campo dopo il problema al ginocchio
Negli ultimi giorni è arrivata poi anche la notizia – anch’essa inaspettata – del cambio di fisioterapista a causa di alcuni problemi di Paolo Cadamuro, che non potrà più seguire il classe 2001 di San Candido. Ora, però, è tempo di pensare di nuovo al campo, e Sinner è prontissimo a tornare.
“È stato frustrante per me il ritiro dal Roland Garros,” ha scritto Sinner, “ma volevo annunciarvi che, con il mio team, ci stiamo preparando per il rientro ad Eastbourne“. Dunque, al contrario di quanto paventato da molti, il Wimbledon del 20enne non è affatto a rischio. Anzi, per prepararvisi al meglio riuscirà disputare anche un torneo sull’erba.
Sarà una buona chance per testarsi nuovamente su una superficie che gli ha regalato ben poche gioie fino ad ora. A causa anche dell’assenza del cosiddetto “grass swing” nel 2020, per via del COVD-19, Sinner conta solo sette partite disputate in carriera sull’erba. Sono solo tre, inoltre, quelle nei tabelloni principali, tutte perse. Le ultime due sono quelle 2021, tra Queen’s e Wimbledon, rispettivamente per mano di Jack Draper e Marton Fuvsovics.