Dallo US Open arrivano cattive notizie per Djokovic, che sta perdendo posizioni in classifica e vedendo Nadal scappare nella corsa agli Slam.
È una stagione paradossale ed incredibilmente complicata, quella che sta vivendo Novak Djokovic. Lo scorso anno è arrivato ad un passo dall’irraggiungibile Grand Slam, fermandosi in finale contro Medvedev a New York, mentre quest’anno la sua sembra una maledizione. All’Australian Open, il suo giardino, non è potuto neanche scendere in campo perché il suo visto è stato respinto a causa di questioni legate al vaccino. Al Roland Garros, invece, ha perso nei quarti dallo storico rivale Nadal.
Dunque il 2022 sta riservando al 35enne una serie di eventi beffardi che cambiano totalmente le sue prospettive. Perché dopo una lunga rincorsa per arrivare a quota 20 Slam, come Nadal e Federer, ora si ritrova di nuovo sotto. Lo spagnolo, infatti, ha messo a segno una clamorosa doppietta tra Melbourne e Parigi, issandosi a 22 Major.
Ora arriva Wimbledon, dove come nei primi due il serbo sarebbe il favorito. Al netto della possibilità di assicurarsi un altro Slam, però, il torneo gli porterà altri problemi. Non potendo d’altronde difendere i punti del 2021 a causa della decisione dell’ATP, Djokovic scenderà nettamente in classifica, allontanandosi moltissimo dalla vetta. Le cattive notizie, inoltre, non sono finite: dagli Stati Uniti il protocollo lo mette in una posizione scomodissima in vista dello US Open.
Il 2022 di Djokovic è iniziato a marzo, a Dubai, salvo poi un ulteriore stop, forzato dall’impossibilità di giocare i Masters 1000 di Indian Wells e Miami per il durissimo protocollo riguardo all’ingresso negli Stati Uniti senza il vaccino da COVID-19. In Europa, poi, la situazione si è sbloccata, con il ragazzo di Belgrado che è riuscito a trovare continuità sulla terra battuta.
Ma la questione vaccino potrebbe mettergli di nuovo i bastoni tra le ruote in estate. Oggi, 12 giugno, entrano in vigore le nuove regole d’ingresso negli States e, al momento, non mettono ancora in condizione Djokovic di disputare lo US Open. Non ci sarà più bisogno del tampone negativo, per entrare nel paese. Rimane – tuttavia – l’obbligo del ciclo vaccinale completo, che mette spalle al muro il finalista uscente.
Quest’ultimo ha detto di essere disposto a rinunciare anche ai Grand Slam pur di non farsi inoculare sostanze che non gli assicuro di preservare il perfetto controllo del proprio corpo. Ma se le regole non cambieranno da qui all’inizio delle competizioni a Flushing Meadows, Nole non potrà essere ai nastri di partenza. E secondo quanto si apprende, nel suo caso, non ci sarebbero margini neanche per un’esenzione.
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