L’eliminazione nei quarti di finale del Roland Garros avrà ulteriori conseguenze negative per il futuro della stagione di Novak Djokovic. Gli scenari per le prossime settimane
Costa cara a Novak Djokovic la sconfitta nei quarti di finale del Roland Garros contro Rafa Nadal. “Ho dato il massimo, ho perso dopo oltre quattro ore di partita contro un avversario che è stato migliore di me” ha detto il serbo che aveva battuto lo spagnolo, 13 volte vincitore a Parigi, nella semifinale dello scorso anno.
Lo scontro diretto numero 59 della loro rivalità, la sfida con più capitoli nel tennis maschile nell’era Open, ovvero dal 1968 ad oggi, alla vigilia vedeva Djokovic come favorito. Il numero 1 del mondo arrivava dal successo agli Internazionali BNL d’Italia a Roma e nei turni precedenti non aveva perso un set. Nadal, invece, aveva accusato un forte dolore a Roma, che deriva dalla sindrome di Muller-Weiss, una malformazione alle ossa del piede di cui soffre da anni.
“Rafa ha giocato meglio i punti importanti, ha dimostrato di essere un grande campione” ha aggiunto Djokovic dopo la sfida terminata in piena notte sul Philippe Chatrier, il Centrale del Roland Garros.
Novak Djokovic, le conseguenze della sconfitta
L’eliminazione nei quarti di finale non solo gli impedisce di eguagliare i 21 Slam proprio di Nadal, primato assoluto nella storia del tennis, ma gli impedirà di restare ancora numero 1 del mondo.
Djokovic infatti perderà il primato non lunedì 6 giugno, il giorno dopo la finale del Roland Garros, ma il 13 quando dalla sua classifica usciranno i 2000 punti conquistati grazie al titolo vinto al Roland Garros l’anno scorso. Nel ranking, infatti, i punti rimangono validi per 52 settimane.
In quella data Djokovic scenderà al numero 3 del mondo, scavalcato da Alexander Zverev e Daniil Medvedev che tornerà in testa alla classifica. Il serbo dunque lascerà lo scettro di numero 1 del mondo dopo 373 settimane complessive al vertice della classifica.
Quella del 13 giugno sarà dunque una classifica storica. E’ dal 10 novembre del 2003, infatti, che nessuno dei cosiddetti Fab 3 (Djokovic, Nadal e Roger Federer) si trovi nelle prime due posizioni del ranking ATP. Quel lunedì del 2003 Djokovic aveva 16 anni e 5 mesi e numero 680 del mondo; Nadal aveva 17 anni e 5 mesi ed era già numero 47 del mondo.
In testa c’era Andy Roddick, che avrebbe chiuso da numero 1 diventando il secondo più giovane a riuscirci dopo l’australiano Lleyton Hewitt nel 2001. Numero 2 era lo spagnolo Juan Carlos Ferrero che però sarebbe stato superato la settimana successiva da Roger Federer dopo il trionfo dello svizzero al Masters, torneo oggi noto come Nitto ATP Finals.