Giorgi si sta esprimendo al meglio al Roland Garros: una passione in particolare le ha permesso di conoscere i propri limiti e migliorarsi.
Camila Giorgi non aveva mai giocato così bene sulla terra nella sua carriera. Nei primi tre turni, però, ha sorpreso perfino sé stessa. La vittoria in tre set di ieri contro Aryna Sabalenka, dunque, le ha dato l’accesso agli ottavi di finale, dove domani affronterà la russa Daria Kasatkina.
Si è incitata come non mai, in questi giorni, Giorgi, con un atteggiamento molto simile a quello espresso nella magica settimana canadese dello scorso anno, in cui vinse il WTA 1000 di Montreal. La marchigiana, in effetti, sembra più matura che mai: il merito, quasi sicuramente, è di un percorso che l’aiuta a guardarsi dentro ed a conoscersi meglio. Le qualità tecniche, d’altronde, le ha sempre avute.
Giorgi più matura che mai: la passione alla radice dei suoi ultimi exploit
Il suo sguardo attento verso il mondo le ha permesso di sviluppare tante passioni, che le tengono compagnia anche fuori dal campo. C’è la moda, che ha ripreso dalla madre designer, che sarà nel suo futuro: ha già creato una linea di abbigliamento sportivo che indossa e pubblicizza, Giomila.
Ma per la crescita umana c’è bisogno di altro ancora. La cultura apre la mente verso un percorso di introspezione per la presa di consapevolezza delle proprie emozioni, e Giorgi ne è appassionatissima. È avida, lettrice, il suo libro preferito è il Diario di Anna Frank. Probabilmente studia anche le tecniche di scrittura, attraverso cui si manipola e si fa fuori uscire il proprio io, come nel tennis: non a caso, scrivere le piace moltissimo, e vorrebbe dedicarcisi a tempo pieno un giorno.
Ma per ora c’è il tennis, con i risultati che le danno nuove ambizioni. Guai a guardare troppo avanti, però: domani, nel primo match di giornata sul Suzanne Lenglen, c’è una sfida importantissima ad attenderla. Chissà che le imprese di Martina Trevisan, per Giorgi che è attenta agli stimoli esterni, non possa ispirarla a scrivere pagine nuove, senza penna ma con una racchetta in mano.