Il campione spagnolo Rafael Nadal ha stabilito un nuovo record in occasione del primo incontro al Roland Garros.
Rafa Nadal sempre più nella leggenda. Nonostante i suoi 35 anni (36 il 3 giugno) continua a vincere partite su partite, non smettendo mai di incantare il pubblico con le sue giocate da campione.
A testimoniarlo ci sono poi i numeri, incredibili. E in questa nuova edizione del Roland Garros (torneo vinto per 13 volte in carriera) il campione maiorchino ha esordito subito con una vittoria in soli tre set ai danni del “malcapitato” Jordan Thompson (6-2 6-2 6-2).
Certo, l’incontro non era proibitivo, ma al Bois de Boulogne Nadal ha stabilito un nuovo record della sua gloriosa carriera, conquistando la sua vittoria numero 106 nello Slam parigino.
Mai nessuno prima d’ora, infatti, era riuscito ad ottenere un tale numero di vittorie in un torneo del Grande Slam. Il primato precedente apparteneva ad un altro campione attuale, Roger Federer, che a Wimbledon si era fermato a 105 vittorie.
Più staccato, invece, Jimmy Connors, in terza posizione con 98 successi sul cemento dello US Open. Al quarto posto ritroviamo poi lo stesso svizzero, fermo a quota 89 sempre nello Slam newyorkese.
Dunque, alla luce di questa di questa speciale classifica, Federer potrebbe ancora riuscire a superare il record del rivale-amico di sempre Nadal, anche se le sue speranze di tornare in campo in questo 2022 sono pressoché pari a zero. Infatti, in una recente intervista, il manager Tony Godsick ha confermato che il rientro di Roger è attualmente fissato all’anno prossimo, con l’obiettivo di essere pronto per Wimbledon 2023.
Tuttavia, in questo periodo di assenza del tennista elvetico, lo spagnolo potrebbe aumentare il gap, nonché migliorare il suo record personale, già a partire dal secondo turno del Roland Garros, in programma mercoledì sera sul campo principale.
Questo nuovo primato, però, è soltanto l’ultimo conquistato da Rafa. Infatti, vanta anche il record di titoli di tornei del Grande Slam conquistati (21). Un altro, che certifica tutto il talento, precoce, del maiorchino, è quello che lo vede l’unico tennista in grado di vincere in meno di 12 mesi (tra il 2008 e il 2009) un oro olimpico e Slam su tutte le superfici, infilando vittorie sulla terra rossa del Roland Garros, sull’erba di Wimbledon e sul cemento dell’Australian Open, con la parentesi del successo alle Olimpiadi di Pechino. Tra i vari c’è poi quello che lo rende al momento l’unico ad aver vinto almeno dieci volte quattro tornei diversi (13 Roland Garros, 12 ATP500 di Barcellona, 11 Masters1000 di Montecarlo e 10 Internazionali di Roma).
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