Roger Federer è fermo dallo scorso luglio ma il ritiro è ancora lontano. Il manager svela quando potrebbe rientrare con un obiettivo ambizioso all’orizzonte
E’ passato ormai quasi un anno dall’ultima partita disputata da Roger Federer. Era lo scorso luglio quando, all’ennesimo quarto di finale disputato a Wimbledon, la sconfitta contro Hurkacz ha avviato un altro lungo periodo di stop dovuto alla conseguente operazione al ginocchio, la terza in due anni.
Operazione cui è seguita una fase di riabilitazione prolungata, interrotta recentemente con la ripresa degli allenamenti in vista del possibile ritorno in campo. Non ha mai parlato di ritiro, Federer, nonostante i 41 anni compiuti e un fisico sempre più scricchiolante. Roger vuole concedersi un’ultima parantesi sul circuito e lo farà, probabilmente, a partire dal prossimo autunno.
La conferma ulteriore sull’ormai certo rientro di Federer è arrivata dallo storico manager Tony Godsick. Intervistato da Standard Sport, quest’ultimo ha rivelato che serve ancora tempo per completare il recupero in vista dei due impegni che potrebbero rappresentare le prime tappe del ritorno di Roger.
Federer, Godsick rivela quando potrebbe rientrare
“Non voglio sostituirmi ai dottori – si legge nelle dichiarazioni di Godsick riprese da Repubblica – ma spero che Roger sia in grando di svolgere un’ottima riabilitazione in estate, e giocare in inverno con qualche possibilità nel 2023.”
Il manager ha confermato che l’obiettivo di Federer è tornare in campo per la Laver Cup, il torneo esibizione tra una rappresentativa di tennisti europei e una del Resto del Mondo, in programma a settembre alla O2 Arena di Londra. Evento nel quale Roger potrebbe disputare un match di doppio in coppia con l’amico-rivale Nadal. Oltre alla Laver Cup, Federer ha confermato già la partecipazione all’Atp 250 di Basilea (sua città natale) che torna in calendario ad ottobre dopo una doppia sospensione per la pandemia.
Oltre a questi impegni, Godsick si spinge anche oltre e pronostica una possibile partecipazione del fuoriclasse elvetico a Wimbledon 2023: “Ha compiuto un grande sforzo nello scorso Wimbledon, giocando di fatto su una gamba. E’ un posto speciale per lui e credo gli piacerebbe ancora giocare questo torneo.”